Everett Howard Hunt Jr. (Hamburg, 9 ottobre 1918 – Miami, 23 gennaio 2007) è stato un agente segreto e scrittore statunitense.
Dal 1949 al 1970, Hunt prestò servizio come funzionario della CIA, in particolare fu attivo nel coinvolgimento degli Stati Uniti d'America nei cambiamenti di regime nell'America Latina, compresi il Colpo di Stato in Guatemala del 1954 e il tentativo d'invasione di Cuba alla baia dei Porci. Secondo G. Gordon Liddy e Frank Sturgis, Hunt fu uno dei cosiddetti "plumbers" della presidenza di Richard Nixon, un gruppo di agenti operativi incaricato di identificare le possibili fonti di informazioni considerate pericolose per il governo.[1]
Insieme a Gordon Liddy, Hunt progettò il furto con scasso nel complesso Watergate e altre operazioni clandestine per conto dell'amministrazione Nixon. A seguito dello Scandalo Watergate, Hunt fu condannato per furto con scasso, associazione per delinquere e intercettazione e rimase per questo 33 mesi in prigione. Dopo il suo rilascio egli visse dapprima in Messico e poi in Florida, ove rimase fino alla morte.